venerdì 8 novembre 2013

MONTECITORIO//RADICALI. ZAMPETTI, MODERNO ZAR SENZA SANGUE BLU.


Dichiarazione dell’avv. Alessandro Gerardi, dirigente radicale, coautore con Irene Testa del libro “Parlamento Zona Franca”

E’ davvero sconcertante che i parlamentari del PD, del PDL, della Lega e di SEL abbiano respinto l’ordine del giorno con il quale i deputati del M5S intendevano reintrodurre il limite di mandato di sette anni per la nomina del Segretario Generale della Camera dei Deputati, ruolo ricoperto da ben 14 anni dal dott. Ugo Zampetti. Già nella scorsa legislatura la deputata radicale Rita Bernardini presentò un ordine del giorno per rimuovere l’attuale Segretario Generale, ritenendo inaccettabile che la funzione apicale di una istituzione così delicata fosse concentrata nella stessa persona senza alcun limite temporale, ma anche in quella circostanza l’assemblea confermò Zampetti con un plebiscito. E furono sempre i deputati radicali a battersi per la modifica dell’articolo 7 del Regolamento dei Servizi e del Personale con il quale la Camera dei Deputati aveva eliminato la durata massima in carica del Segretario Generale introducendo pure una elevatissima maggioranza qualificata (i due terzi dei componenti l’Ufficio di Presidenza) per revocarne l’incarico, a fronte della maggioranza semplice richiesta per la sua nomina. Con il voto di ieri i partiti hanno dunque voluto blindare nuovamente il ruolo di Ugo Zampetti, di colui cioè che esercita “funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo su tutta l’attività dell’Amministrazione della Camera”, all’interno della quale continua a vigere quel reperto archeologico chiamato “autodichia”. Il potere vastissimo esercitato dal dott. Zampetti, al di fuori di ogni controllo, rende di fatto il Segretario Generale della Camera dei Deputati una delle figure più potenti della burocrazia pubblica, un sorta di moderno Zar senza sangue blu.

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